San Ferdinando di Puglia, Centro agricolo del Tavoliere meridionale, sorge sul colle di San Cassiano, a breve distanza dalla sponda sinistra del fiume Ofanto, un tempo paludoso e malarico, è oggi una fertile realtà, ricca di vigneti, frutteti e colture di vario genere. Sin dal 1051 è attestato la presenza di un Casale di San Cassiano.
Si trattava di un piccolo borgo annesso alla Mensa Vescovile di Canne che decadde nei secoli XII -XIII, seguendo l'irreversibile declino della stessa Canne, avvenuta nel 1083. Per volontà di Ferdinando II di Borbone nel 1831, una parte della popolazione (ben 229 famiglie) delle Regie Saline di Barletta (l'attuale Margherita di Savoia), fu trasferita nei luoghi in cui sorgeva l'antico casale.
La ragione di questo trasferimento coatto, fu indicata proprio per rendere produttive, con colture specializzate, grandi porzioni di terreni asserviti allo sfruttamento della pastorizia transumante, e al tempo stesso per ospitare parte dei salinari che vivevano nella vicina città delle saline. Attorno al 1840, nel quadro della bonifica del Tavoliere, iniziata circa un secolo prima vennero costruite la Chiesa parrocchiale e la prima sede municipale, nonché le prime abitazioni in muratura mentre il resto del centro abitato era formato da pagliai. Il 26 settembre 1847 fu inaugurata la nuova colonia, dando vita alla costituzione del nuovo centro, che il 12 luglio 1848 fu battezzato "San Ferdinando" in onore del sovrano.
Successivamente, il 4 gennaio 1863, Vittorio Emanuele II conferì alla cittadina di S. Ferdinando il distintivo "di Puglia". Oggi San Ferdinando di Puglia è un piccolo paese fiero delle proprie radici contadine, capace di distinguersi per la generosa operosità dei suoi abitanti. In particolare, il nome di San Ferdinando di Puglia ha valicato le frontiere della regione, grazie alla straordinaria qualità dei carciofi che qui sono coltivati. A proposito del carciofo, San Ferdinando dedica un appuntamento, nel mese di novembre, interamente a questo gustosissimo alimento, a conferma dell'irresistibile produzione che per certi versi ha fatto la fortuna di molti imprenditori agricoli.
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